Adotta un castagno
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Locandina pubblicata anche su: Corriere della Sera e Leggo
Valore simbolico ed etico dell’iniziativa di adozione virtuale di un castagno.
Le campagne di adozione sono un mezzo di divulgazione efficace e sono normalmente di contenuto spiccatamente etico e di recupero ambientale, oltre a ricercare la raccolta di fondi che spesso però non costituisce l’obiettivo principale che è rappresentato dalla divulgazione del messaggio sotteso alla campagna. La nostra iniziativa “adotta un castagno” riunisce tutti questi requisiti, come da letteratura del settore, ed è destinata al perseguimento dei seguenti obiettivi:
- valorizzazione del bosco e contrasto alla moria dei boschi abbandonati;
- contrasto al degrado ambientale ed erosione del terreno;
- difesa della biodiversità animale e vegetale nell’ecosistema appenninico;
- contrasto all’emissione di co2 invece di ossigeno;
- Promozione del territorio, della storia dell’azienda e dei prodotti.
L’iniziativa viene definita già nel 2019 in termini simili ad analoghe iniziative nell’area della Garfagnana, ma in breve tempo emerge una difficoltà abbastanza immediata a decollare da parte della campagna di adozione e si riscontra che, dopo un primo iniziale successo di qualche anno orsono, altre analoghe iniziative hanno fatto segnare un calo di interesse rispetto al momento in cui la novità del metodo aveva ottenuto un indiscutibile successo.
Tutte le forme di crowdfunding (raccolta di fondi dal popolo) si riscontra che hanno avuto bisogno di aumentare la componente di offerta a fronte di quella della richiesta sia in termini materiali che in termini di contenuti concettuali della proposta, al fine di perseguire gli iniziali obiettivi.
Dall’altra parte, viene però confermato il valore del metodo del crowdfunding, sulla divulgazione, per l’aumento dei valori percepiti, per il ritorno di attenzione creato sia da parte del mercato che delle istituzioni. Ciò sembra assumere una moltiplicata valenza soprattutto in tempi di contrazione del credito e della capacità delle aziende di attingere a finanziamenti (credit Crunch).
Logica della combinazione delle due campagne
L’emergenza globale del Covid fa emergere definitivamente l’urgenza del recupero di un forte connotato etico, soprattutto nel settore agroalimentare; la pandemia genera paura, impone distanza e le aziende devono progettare un nuovo modo per comunicare fiducia e vicinanza ai clienti. La difficile stagione segnata dal lungo lockdown, con conseguente ripercussione anche sul nostro mercato, ci ha indotto ad un attento studio della letteratura pubblicista con riferimenti al BRAND TELLING e all’esperienza nella moda italiana che ha i connotati di qualità ed eccellenza che la assimila al settore agroalimentare italiano.
Continua così durante tutto il 2021, da parte dei membri del CDA della Velinia in contatto con esperti ed autorità accademiche del settore, lo studio del marketing nelle sue forme più recenti ed emerge la figura del prosumer quale elemento che coniuga il consumatore e cliente con la figura del promotore. Sembra chiudersi il cerchio con la figura del socio sovventore prevista dallo Statuto: tale figura può assumere il doppio ruolo che viene descritto in letteratura. Nel caso della Velinia alcuni soci sovventori sono anche attivamente partecipi all’organizzazione di eventi e portatori di suggerimenti e collaborazione, realizzando un’immissione di risorse aggiuntive in termini organizzativi, anche a fronte della carenza di manodopera dipendente e carenza di possibilità di partecipazione da parti di membri del cda a causa di impegni lavorativi per la maggior parte. In un momento di evoluzione e grandi cambiamenti, i soci sovventori hanno rappresentato per la Cooperativa Velinia un mirabile supporto.
La riflessione ulteriore è quella che riviene dall’analisi già effettuata sul profilo della base sociale che risulta anagraficamente datata, poco partecipativa e tradizionalmente non incline alla pubblicistica. In tale segmento societario l’inserimento del sovventore si giudica che possa sicuramente immettere ulteriori valori e capacità strumentali al conseguimento dello scopo sociale in una attività sinergica e continua insieme a quella del socio conferitore.
Uno dei concetti che convincono maggiormente è quello relativo all’obbligo previsto dalla legge 59 del 1992 di dover destinare le cifre conferite dai soci sovventori ad uno specifico fondo che rappresenta proprio uno dei principali obiettivi della strategia aziendale del CDA e che è il FONDO PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO, LA RISTRUTTURAZIONE ED IL POTENZIAMENTO AZIENDALE.
In tal senso si determina, dopo approfondita valutazione degli aspetti legali, l’immissione dei soci sovventori che avevano espresso tale volontà nel verbale di CDA del 10 novembre 2021.
Le due campagne, attivate in modo sinergico, hanno l’obiettivo prioritario di conseguire un più elevato livello di attenzione per le iniziative della cooperativa.
Profilo ruolo e funzione del socio sovventore che aderisce alla campagna di adozione di un castagno.
Alla vigilia del rinnovo delle cariche sociali si decide di dare corso al più volte meditato processo di evoluzione della figura del socio sovventore. Lo studio della tecnica di marketing suggeriva di dividere in fasi diverse le attività per giungere all’obiettivo. In una prima stagione, infatti, doveva essere arruolato un congruo numero di sovventori con una modalità semplice ed accattivante, mentre successivamente si sarebbe dovuta affinare la procedura tanto della contrattazione quanto del ruolo e della partecipazione dei sovventori alle attività sociali andando più direttamente allo scopo per il quale sono stati pensati.
“L’evoluzione della figura del Socio Sovventore è stata individuata nella necessità di “raccontare l’azienda per fidelizzare il cliente”. Tale concezione risiede nella dottrina del BRAND TELLING che include il concetto di identità aziendale che è composta dai valori, dalla storia e dai mezzi che utilizza. Tali elementi vanno “RACCONTATI” da profili di soci/clienti fidelizzati che siano in grado di parlarne in modo adeguato all’esterno dell’azienda facendo realizzare quello che in dottrina si chiama CUSTOMER DECISION JOURNEY, ovvero il percorso che il potenziale cliente effettua dal primo momento in cui entra in contatto con il Brand fino all’acquisto ovvero alla eventuale fidelizzazione. Nel fare ciò, il socio sovventore, nel suo percorso, diventa un PROMOTER dell’azienda svolgendo una funzione che né il CdA e né il socio conferitore o quello lavoratore sono in grado di assolvere ed anzi ne continua in profondità l’operato. In tale percorso il socio Sovventore deve poter godere di due fondamentali ausili:
- Una quantità di prodotto da poter lui proporre/regalare/illustrare e che sia quindi esorbitante la sua personale capacità di consumo;
- Un sito web adeguatamente fornito sul quale poggiare la sua narrazione nell’introdurre il nuovo potenziale cliente sul percorso descritto di Customer Decision Journey.
Conclusioni
In tal senso si ritiene che la cooperativa Velinia abbia intrapreso il più aggiornato percorso di marketing e che potrà però essere acquisito dalla più tradizionale base sociale in un percorso di maturazione ed aggiornamento che avrà tempi non brevissimi, come si può facilmente intuire. Nonostante ciò, l’amministratore in carica, se capace, ha anche l’obbligo morale di perseguire l’obiettivo anche laddove non è subitamente compreso.