Le castagne e i marroni sono ottimi da mangiare, sia da soli che trasformati in dolci o inseriti persino in ricette salate. Chiamato anche “albero del pane”, il castagno vedeva un largo impiego dei suoi frutti soprattutto in periodi di carestia, al tempo dei Longobardi, per le loro proprietà nutritive (da cui il soprannome). Note già in epoca romana, le castagne sono state anche al centro di credenze popolari e simbologia in molti Paesi del mondo.
Proprietà terapeutiche nel passato
Ai tempi del Medioevo, le foglie e le bucce delle castagne venivano bollite per creare un infuso che sembrava facesse miracoli contro la gotta e gli attacchi di emicrania. Con l’aggiunta di miele, liquirizia e pane grattugiato erano sicuramente una ricetta gustosa, ma soprattutto rappresentavano un sicuro rimedio contro i problemi gastrici o legati al fegato.
Per i problemi di cuore bisognava mangiarle crude, mentre le caldarroste erano una panacea per quelli relativi alla milza. Si cuocevano le castagne assieme alle prugne per creare un potente antipiretico che lenisse i sintomi della peste o della febbre terzana.
Al frutto del castagno, inoltre, erano attribuite proprietà afrodisiache ma anche fondamentali per la salute femminile: si impiegava per lenire dolori mestruali e scongiurare il rischio di aborto, oltre che contro la mastite, opportunamente amalgamato con aceto e farina di orzo. Le sue applicazioni si spingevano fino ai disturbi della tigna, delle calvizie e persino della tosse.
Proprietà e credenze nel presente
Ad oggi, viene riconosciuto sicuramente l’alto tasso proteico delle castagne e, per il loro contenuto di potassio, sono considerate un ottimo ricostituente specie dopo una malattia o per chi pratichi attività sportive.
In Cina la castagna rappresenta la previdenza e la giustizia, mentre in Italia viene utilizzata come dono per le anime dei defunti il 2 novembre. In alcuni paesi montani, ha un significato legato alla liturgia e alla fertilità della terra, con le sue fasi di maturazione e fioritura.
Ci sono leggende che parlano di un potere delle castagne che assorbe la negatività, compresa quella di una malattia, per cui vengono poste, in numero dispari, accanto alla persona interessata. Secondo qualche nonna contemporanea, basta tenerne una in tasca per evitare i malanni di stagione o applicarla su un ematoma per farlo riassorbire.
Quali che siano le credenze popolari, ciò che è certo è che castagne e marroni non possono mancare sulle nostre tavole autunnali, in primis come cibo versatile e nutriente, ma anche come decorazione.